La domenica, si sa, è il giorno per eccellenza dedicato alla cucina. Soprattutto qui a Napoli, domenica è sinonimo di tradizione: pasta fatta in casa, ragù, linguine ai frutti di mare, pesce fresco, … la scelta è davvero difficile! Oggi però ho deciso di cambiare qualcosa. Qualcosa che si discosta dalla tradizione ma che rispetta comunque la regola più grande: cucinare in famiglia. Per farla breve, oggi ho preferito volare qualche paese più in là e portare la Cina sulle nostre tavole. Il piatto che vi propongo è un vero classico e avevo programmato da tempo di cucinarlo sebbene solo adesso mi sia deciso. Siete mai andati al ristorante cinese? Io molte volte, ma non abbastanza. Trovo che ci sia un’atmosfera mistica, un mondo tutto particolare. Le stampe affisse alle pareti, il personale in kimono, bacchette sul tavolo e… riso alla cantonese! Se fossimo in un cortometraggio hollywoodiano la scena sarebbe più o meno questa: il ragazzo entra dalla porta facendo suonare il campanellino sopra la sua testa. Una cameriera libera si gira, attirata dal suono nella sala, e si avvicina. Non servono parole, una scena che si è ripetuta molte volte. Il ragazzo pronunciò solo una frase: il solito, grazie.
Mea culpa. Vi assicuro che nella mia testa sembrava più carino. Non avete idea di cosa mi stiano facendo questi esami..! Anyway, tutto questo voleva semplicemente farvi capire che è un piatto che ordino spesso e mi piace molto. Fine della discussione. Addio. Ciao.
Dopo 10 minuti si rimette al computer. Tornando a noi, non vi nego che per un paio di giorni ho pensato di riproporlo sotto forma di risotto ma poi, almeno per il momento, ho preferito restare sulla ricetta originale. È un piatto davvero molto semplice, sia nella preparazione che per gli ingredienti. Ho cercato in lungo e in largo l’olio di semi di sesamo per rinforzare quel caratteristico sapore tostato e, per fortuna, l’ho trovato in un negozietto biologico nel cuore della città. Per il resto, tutti gli altri ingredienti sono di facile reperibilità; il basmati, infatti, lo trovate con tranquillità nei supermercati più riforniti. Io ho comprato la confezione Fior Fiore della Coop.
Non so se questa che vi propongo sia la ricetta originale del riso alla cantonese anche perché, a quanto ho capito, ne esistono molte varianti. È un piatto originario di Canton, una città della Cina molto conosciuta per la sua cucina e, soprattutto, per il suo riso. La ricetta più utilizzata prevede soltanto gli ingredienti indicati qui sotto ma molti preferiscono aggiungere gamberetti, peperoni, germogli di soia o altre verdure. Il protagonista è sicuramente il Basmati il cui nome, Regina di fragranza, la dice lunga. La preparazione di questo piatto, infatti, non prevede molto condimento; il vero sapore è dato dall’aroma intenso del riso, simile alla mandorla, e dall’olio di semi che gli conferisce una nota tostata.
Non potete immaginare quanto sia stato difficile studiare mentre la casa era invasa dal profumo del riso in cottura. E alla fine, quando ho alzato il coperchio… mmm… una vera e propria esplosione di aromi! Avrei voluto cuocerlo tutta la mattina, solo per inebriarmi ancora di quella dolcezza tostata.
Adesso, visto che mi sta tornando l’acquolina (la cosa è grave perché ho mangiato 3 ore fa appena), cominciamo a cucinare!
Riso alla Cantonese
Categoria: Primo piatto, Piatto unico Provenienza: Cina
Preparazione: 50 min Cottura: 30 min Pronto in: 1 ora 20 min + raffreddamento riso
Porzioni: 6
Ingredienti
- 500 g di Riso basmati
- 320 g di Piselli
- 200 g di Prosciutto cotto
- 3 Uova
- Olio di semi di Sesamo
- Sale q.b.
- Salsa di Soia (facoltativa) ****
Procedimento
La cottura del riso basmati: *
- Mettete il riso in uno scolapasta e inseritelo a sua volta in una bacinella. Ricopritelo di acqua fredda e mescolate i chicchi con le mani fino a rendere l’acqua bianca. Alzate lo scolapasta, buttate l’acqua “sporca” e lavate ancora finché l’acqua non diventa completamente limpida. A questo punto lasciate il riso in acqua fredda per almeno trenta minuti. *
- Mettete il basmati in una pentola e coprite con l’acqua fino a 1 cm sopra il livello del riso; accendete la fiamma alta e coprite con un coperchio. Aspettate che l’acqua raggiunga il bollore e a questo punto abbassate la fiamma al minimo. Contate esattamente dieci minuti e non aprite MAI il coperchio.
- Spegnete la fiamma e contate altri 10 minuti mantenendo il coperchio abbassato. Portate tutto in una pirofila ampia e lasciate raffreddare (non dovrebbe essere necessario scolare il riso). **
Il condimento:
- Sbollentate i piselli in acqua salata quindi scolateli molto al dente. Mettete in una padella (o wok) 10 cucchiai di olio di semi di sesamo *** e, una volta caldo, gettateci i piselli ben asciutti.
- Dopo circa 4-5 minuti aggiungete il prosciutto cotto tagliato a cubetti e fate cuocere per altri 2 minuti, finché non rosola per bene. Intanto sbattete le uova **** in una ciotolina e mettetela da parte per qualche istante.
- Aggiungete il riso alla padella, alzate la fiamma al massimo e mescolate con una paletta di legno per evitare che si attacchi al fondo. Aggiustate di sale (a seconda se metterete o meno la salsa di soia).
- Versate le uova sbattute. Quando il riso sarà ben amalgamato e le uova ben cotte, spegnete e servite nei piatti.
Note
* Lavare il riso servirà a rimuovere l’amido in eccesso così da mantenere i chicchi abbastanza sgranati. Nel risotto, ad esempio, non si fa perché si è alla ricerca di quella morbidezza e cremosità mentre col basmati o nelle insalate è un passaggio molto importante.
Lasciando il riso in ammollo in acqua fredda, invece, darete più forza ai chicchi che tenderanno meno a sfaldarsi in cottura.
** Cercate di cuocere il riso almeno due ore prima di condirlo in padella. Non è obbligatorio ma permetterà di sgranare i chicchi più facilmente.
*** All’estero, il riso alla cantonese viene chiamato Fried Rice (riso fritto). La quantità d’olio che ho utilizzato può sembrare eccessiva ma, considerando la natura della ricetta e la quantità di riso, vi assicuro che è davvero minima.
**** La salsa di soia non fa parte della ricetta originale perché il riso deve mantenere un sapore “piastrato” e abbastanza neutro. Se proprio volete aggiungerla, considerate di versarla nelle uova sbattute così da dare un sapore più legato al piatto.
In tutte le ricette che ho trovato sul web, le persone cuociono le uova strapazzate prima di aggiungerle al piatto. Sebbene questo non sia un risotto, mi piace che tutti i miei piatti siano ben legati e quindi vi consiglio di usare le uova sbattute come collante. Non so quale sia la versione originale ma quasi tutti poi si ritrovano uova stracotte e un riso poco legato.


Disponete le ciotole, portate a tavola e armatevi di bacchette (e tanta pazienza)… Zhu ni hao weikou !
ciao Vittorio, cercando la ricetta del riso alla cantonese mi sono imbattuta nella tua . Non so dirti di preciso cosa mi ha colpito tra le tante visionate . Mi è sembrata buona a prima vista. Ho dovuto fare qualche variazione alla tua ricetta, tipo , anzichè il prosciutto, la mortadella a fette, il riso per risotti anzichè basmati .ti chiederai perchè ?! Questo mi trovavo a casa!. Inoltre alla fine oltre alla salsa di soia dell’aglio liofilizzato.ORRORE.!!!! Ti confesso che è venuto buono . Diciamolo ho avuto una botta di fortuna!!! ciao e complimenti, sei un ragazzo che ti dai da fare . Buona vita.
Sposi appieno la mia filosofia: cucinare e adattare ricette in base agli ingredienti sotto mano.
Sono felice che ti sia piaciuto e grazie mille per il complimento 🙂
Scusa? Hai comprato?
Comunque si, ravioli al vapore sicuro, poi qualche altra verdura non fa mai male XD
Da premettere che adoro la cucina orientale… questo riso è venuto ottimo! Sembrava di essere al ristorante cinese!
Prossima ricetta di questa splendida cultura?
Mi fa piacere 🙂
Ho appena comprato la vaporiera di bambù (hehe) quindi penso ravioli al vapore!
Hai qualche richiesta in particolare?