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Passione in Cucina

23 Dicembre 2013

Tempura: La frittura leggera e croccante!

“Fritta l’è bona pure una ciabatta” dicono i fiorentini, ma sono sicuro che il mondo intero si riunisce in questo pensiero ahimé vero. Ma c’è un’altra verità, quella di George Bernard Shaw: Le cose più belle della vita o sono immorali, o sono illegali, oppure fanno ingrassare. E il fritto, amici miei, rientra sicuramente in quest’ultima categoria!

Quindi non aspettatevi di trovare la ricetta per un fritto cholesterol-free (se si può dire), gli studiosi ci stanno ancora lavorando. Esiste però una preparazione proveniente da terre lontane che garantisce un risultato sempre croccante e più leggero. Secondo la leggenda, questo fritto non disgusterebbe con olio in eccesso o pastelle troppo morbide. Alcuni giurano che porti addirittura fortuna.. Questo fritto, signori miei, è la tempura!

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Cos’è la tempura?

È un piatto della cucina nipponica, solitamente a base di pesce e verdure.
In realtà la pronuncia corretta è (il) ténpura e proviene dal latino “tempora”, i tre giorni di preghiera prima dell’inizio di ogni stagione. In quel periodo bisognava praticare il digiuno e la carne era del tutto vietata, sostituibile però con pesce e verdura. Furono i gesuiti portoghesi ad introdurre questa preparazione in Giappone e proprio qui fu subito amata, tanto che il popolo asiatico iniziò a perfezionarla sempre più fino a trasformarla in una colonna portante della sua cucina. I giapponesi, però, scambiarono il nome del periodo di digiuno con quello della pietanza dei gesuiti, e da allora diffusero questa preparazione sotto il nome errato di tempura.

Adesso, anche se nasce come pietanza vera e propria, la tempura si può considerare un tipo di frittura in generale, dotata di grande croccantezza e leggerezza. La pastella (se fatta bene) non diventa mai troppo morbida e non assorbe molto olio in cottura.

Come si prepara?

La ricetta originale della tempura prevede solo due ingredienti, acqua e farina, ma di ricette sul web se ne trovano tantissime e ognuna con ingredienti e dosi differenti. C’è chi usa l’uovo intero, chi solo il tuorlo; altri dicono che bisogna utilizzare esclusivamente l’albume e, altri ancora, nessuno di questi. Alcuni, poi, mischiano la farina alla semola, l’amido o la fecola.

Io vi darò la ricetta della pastella originale, ma ogni volta che proverò una versione differente aggiornerò l’articolo e vi farò sapere la mia opinione.

  • 100 g di Farina (meglio se di riso)
  • 100 ml d’ Acqua gasata (o birra)
  • Cubetti di ghiaccio (facoltativo)

…e i segreti?

  • La pastella deve essere sbattuta poco. Anche se per noi sembra assurdo, i migliori amici della tempura sono i grumi! La farina deve essere versata tutta in una volta e non la si deve assolutamente rendere omogenea. Sarà proprio grazie alle bolle di farina inesplose che la pastella risulterà croccante in cottura. Pensate che i giapponesi la lavorano pochi secondi con le bacchette in modo da lasciarla quanto più grumosa (e ogni grumo, poi, si crede porti fortuna).
  • L’acqua deve essere ghiacciata e frizzante, ancora meglio se aggiungete dei cubetti di ghiaccio alla pastella. Anche questo aiuterà a dare croccantezza e soprattutto leggerezza (grazie allo shock termico con l’olio bollente). Stessa cosa per gli ingredienti: utilizzateli sempre freddi di frigo.
  • Preparate la pastella al momento, pochi minuti prima di friggere.
  • L’olio deve cuocere ad una temperatura di 180°.

Come vedere la temperatura dell’olio senza termometro da cucina? Buttate una goccia di pastella nell’olio! Se questa deve frigge immediatamente restando a galla, l’olio è troppo caldo; viceversa, se cade sul fondo senza risalire vuol dire che l’olio è ancora freddo. La temperatura ideale si ha quando la goccia di pastella nell’olio appena buttata tende verso il fondo ma poi risale subito in superficie friggendo.

  • Bisogna cuocere pochi pezzi alla volta altrimenti la temperatura dell’olio si abbassa e il fritto diventa unto e pesante. In più, man mano che buttate gli ingredienti nella pentola, dovete staccarli gli uni dagli altri.
  • Cuocete poco gli ingredienti, la pastella deve risultare appena dorata e non scura! Ecco perché conviene tagliare le verdure sottili, così da velocizzarne la frittura.
  • Dovete mangiarla calda. Quindi staccatevi immediatamente dallo schermo e correte a ingozzarvi! Poi, quando avete finito, tornate qui e lasciate un commento.

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Photo Credit | Hosomaki.it

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Categorie: Approfondimenti, Ricette base, Scuola di Cucina Tags: Acqua, Albume, Asia, Autunno, Crostacei e Molluschi, Economica, Estate, Facile, Farina, Fecola di patate, Giappone, Inverno, Maizena, Pastella, Primavera, Tuorlo, Uova, Verdure

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Reader Interactions

Comments

  1. laura says

    9 Marzo 2017 at 12:03

    Di base trovo l’articolo corretto tranne che per l’acqua frizzante. La ricetta “originale” non la prevede perchè la tempura nasce attorno al XVI secolo e l’acqua frizzante non esisteva. All’inizio la usavo anch’io poi ho provato senza ed il risultato non cambia. L’importante è che l’acqua sia fredda per impedire al glutine di formarsi, altrimenti diventerebbe una pastella collosa.

    • Vittorio Caselli says

      20 Marzo 2017 at 19:17

      Grazie per la precisazione, Laura 🙂
      In effetti deve esser stato un “trucchetto” più recente!

    • rossana lopes says

      12 Luglio 2017 at 17:57

      ….ci proverò

  2. paolo says

    11 Agosto 2016 at 14:00

    La migliore spiegazione della tempura mai letta. Complimenti!

    • Vittorio Caselli says

      12 Agosto 2016 at 22:00

      Felicissimo 😀 Grazie!

  3. Eva Sebestyén says

    5 Luglio 2016 at 12:01

    Grazie

  4. Carla says

    22 Aprile 2016 at 21:14

    Ci sono tanti piccoli accorgimenti a cui nn avevo mai fatto caso
    Sono curiosa…. devo provare !!!

    • Vittorio Caselli says

      24 Aprile 2016 at 18:34

      Mi fa piacere 🙂 Tienici aggiornati!

  5. paola says

    18 Novembre 2015 at 17:52

    buonissima

  6. paola says

    18 Novembre 2015 at 17:51

    fatta con la farina di riso e con il cavolo buona

    • Vittorio Caselli says

      19 Novembre 2015 at 16:13

      Mi fa piacere 🙂 Anche io uso spesso quella di riso!

  7. susanna says

    8 Maggio 2015 at 19:26

    Ma il sale quando? Nell’olio di frittura? Ho letto in altre ricette di metterw i cubetti di ghiacciosotto e tenere la pastella a bagnomaria nei cubetti, mi sembra una buona idea

    • Vittorio Caselli says

      8 Maggio 2015 at 23:16

      Ciao, Susanna 😉
      Il sale non va MAI aggiunto in cottura né nella pastella, ti consiglio di salare la frittura sempre una volta scolata.
      Il consiglio della ciotola col ghiaccio è utilissimo, credevo di averlo scritto ma hai fatto benissimo a farmelo notare. Grazie e buona giornata!! 🙂

  8. Patrizia says

    24 Dicembre 2014 at 23:01

    Per la prima volta ho fatto la tempura: la frittura di gamberoni e morsetti di baccalà e mussillo è stata davvero “speciale”! Ho seguito le indicazioni ed è venuta una frittura leggera e croccante e il pesce è rimasto morbido ed ha conservato tutto il suo sapore! Grazie e… buon Natale!

    • Vittorio Caselli says

      29 Dicembre 2014 at 17:56

      Ciao, Patrizia, buone feste!
      Sono davvero felice che la ricetta della tempura ti sia piaciuta… poi col mussillo è il TOP 😀
      A presto 😉

  9. Luna says

    12 Febbraio 2014 at 18:38

    Questa sì che la cercavo da tempo 🙂

    • Vittorio, The Noodlover says

      12 Febbraio 2014 at 18:52

      Anche io! La mangiavo sempre come antipasto in un ristorante di Sorrento (le zucchine a filetti in tempura) e mi faceva impazzire… Finalmente ho trovato la ricetta!

  10. Mario says

    27 Dicembre 2013 at 19:15

    Bellissimo, voglio farli anch’io !!!

  11. Vittorio Sr says

    24 Dicembre 2013 at 12:06

    Che bel piatto. Complimenti.

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