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Noodloves

Passione in Cucina

14 Luglio 2014

La Galleria del Sapore Cirio a Napoli: diario di un blogger che di è divertito un mondo!

Galleria del Sapore Cirio

Quello di oggi non è solo un articolo, bensì una pagina di diario. Il racconto di un blogger timido ma desideroso di fare nuove esperienze. È la cronaca ufficiale del mio primo evento food, una serata sicuramente da ricordare all’insegna del divertimento e del buon cibo! Sì, sto parlando della #GalleriaDelSaporeCirio organizzata in collaborazione col Gambero Rosso. Un evento dove l’arte e il cibo s’incontrano dando vita a qualcosa di meraviglioso: 16 piatti (di altrettanti food-blogger) cucinati a suon di tela e pennello, tra uno spadellamento e una mise en place coi fiocchi.

Quando ho ricevuto l’invito da Maricler l’ho letto tutto d’un fiato, almeno 4 volte. Era una mail ben dettagliata che spiegava quello che sarebbe successo il 9 Luglio 2014 alla Città del Gusto del Gambero Rosso. Il dito scorreva su e giù sullo schermo del tablet mentre l’occhio navigava tra parole come “opera d’arte culinaria” “master class tenuta dallo chef” e “sfida culinaria”. Ho subito risposto accettando l’invito, non vedendo l’ora di partecipare a quella che sarebbe stata sicuramente una magnifica serata.
Ci ho pensato e ripensato, curioso di sapere come si sarebbe svolto il tutto e soprattutto la gara (ansioso+competitivo=fateunpo’voi) finché non è arrivata la prima tappa a Torino e poi la seconda a Roma. Sono riuscito a seguire il tutto come se fossi lì, grazie ai continui aggiornamenti sui social. A questo punto era ufficiale: non ero più nella pelle! Poi arriva il 9 luglio e io sono uno straccio, con una zanzara che mi ha dato il tormento tutta la notte facendomi dormire soltanto 3 ore CONTATE; ho sfruttato l’insonnia facendomi una cultura dei piatti avversari e iniziando a pensare a cosa poter cucinare. Ovviamente gli ingredienti erano sempre nuovi ma volevo comunuqe portare la mia firma ed è stato quasi scontato capire quale: la pasta fatta in casa. In poco tempo si fanno le 4 del pomeriggio: doccia, camicia blu pulita e stirata, ombrello e giù in macchina con quella santa di mia cugina (che mi ha accompagnato andata/ritorno) e la mia bellissima Rosa che mi gasava quasi fosse una cheerleader!

Poi, una volta arrivato alla sede del Gambero Rosso mi sono sentito subito a casa. Imbarazzato, sì, ma felice di dare un volto alle tante email scambiate sia coi blogger che con le affettuosissime organizzatrici dell’evento. Prendo il badge col mio nome, cerco invano di evitare la foto segnaletica (visto che non sono particolarmente fotogenico) e poi mi butto nella mischia delle conoscenze. Probabilmente ero uno tra i più giovani, la frase ricorrente della serata ante-gara era “wow, hai solo 21 anni?” ma le differenze d’età non si sentivano per niente. Eravamo tutti lì per lo stesso motivo: divertirci, conoscerci ed evitare di far esplodere la cucina! Un po’ imbarazzati, ci dirigiamo al bar per aprire le danze dell’aperitivo. Tante bollicine accompagnate da tartine con spuma di ricotta e fiori di zucca o tramezzini con crudo e rucola (tutto rigorosamente finger-food). Ottimi, neanche a dirsi. Poco a poco iniziamo a parlare come tra vecchi amici, persone meravigliose come Rosa, Fabio, Antonietta, Paola, Francesca, Giovanni, Paola e Ornella, Pia e tanti altri!

Vittorio Caselli Noodloves

Ci dirigiamo verso la cucina, prendiamo postazione (ovviamente le ultime file si occupano per prime, e io capito davanti a tutti) e subito veniamo catturati dalla creativa semplicità dello chef Luca Ogliotti mentre ci mostra i suoi due piatti a base di polpa di pomodoro. Il primo era una rivisitazione dell’amatriciana, non più primo piatto bensì aperitivo: servita in una ciotolina da “pucciare” coi crostini di pane al pecorino. Poi il secondo, più puro ed elegante: un base lenta di pomodoro, olio e sale con seppioline scottate, semi di sesamo nero e caramello alla salsa di soia. Purtroppo non sono riuscito ad assaggiarli ma vi assicuro che erano bellissimi.
Velocemente Chiara Spagna (Brand Manager Cirio) e Mariachiara Montera (Digital Pr e Food Writer) ci fanno un piccolo briefing sul tema della serata e della gara: l’arte in cucina. La capacità di creare un’opera d’arte innanzitutto buona da vedere e poi bella da mangiare; non era difficile, eravamo praticamente immersi nei colori! A partire dalle stampe meravigliose appese su ogni parete, l’abbondanza di verdure fresche dai colori brillanti e una vera tela bianca che prendeva forma minuto dopo minuto grazie a Rosario (aka 9Periodico). Ci guardiamo ancora un po’ attorno cercando conforto negli altri blogger e in un attimo….

VIA! Il canovaccio bianco sulle nostre Artistic Box si alza e vengono svelati i due ingredienti segreti che accompagneranno la Polpapiù. C’è chi aveva le melenzane, chi il pesce spada, fiori di zucca o mortadella. A me erano capitati il filetto di manzo e i semi di sesamo nero; due ingredienti pregiati e facili da abbinare. Mi è andata di lusso, lo ammetto, ma il fatto che fossero così conosciuti e “semplici” all’inizio mi ha procurato non serie difficoltà a scegliere la ricetta da fare. Poi mi sono ricordato nella notte insonne trascorsa a pensare, della zanzara e di tutto il resto e quindi ho deciso di mantenere la promessa che mi ero fatto: pasta fatta in casa! Credo di esser stato l’unico – anche se non ho avuto troppo tempo per guardarmi in giro – ma da un noodlover c’era da aspettarselo!
Farina bianca, semola, uova e acqua fredda… Le mie mani impastavano e in poco tempo il panetto era già a riposare. Solo adesso la ricetta ha preso forma nella mia mente: raviolo aperto con tartare di filetto al timo fresco e semi di sesamo nero, il tutto su una base di polpa di pomodoro e mirepoix (il soffritto classico). Ho subito iniziato a lavare le verdure – con lo chef che metteva ansia, i primi 40 minuti sono volati! – e poi ho preso a spadellare. È anche stata la mia prima volta con la cucina a induzione (senza fuochi) ma devo ammettere che ci vuole poco per abituarsi. Poi la pasta stesa al mattarello, i coppapasta di diverse grandezze per trovare la forma giusta al mio raviolo e la tartare lasciata a insaporire semplicemente con olio, sale e timo fresco sfogliato. C’era un profumo che neanche vi dico ma mentre iniziavo ad assaporarlo….

STOP! Agitazione e sollievo allo stesso tempo, la nostra ora era finita ma bisognava timbrare il cartellino dall’Ogliotti per l’assaggio. Ecco che presento il mio piatto con un titolo di tutto rispetto “Ma è un ragù?” (visti gli ingredienti in comune con quello classico). Molto felice che l’idea sia piaciuta, così come per il sapore del pomodoro sul fondo. L’unico neo: avrei dovuto insaporire di più il raviolo vero e proprio. Ahimé, lo sapevo già ma purtroppo il tempo scorreva, il macinasale macinava ben poco e io ho preferito lasciare gli ingredienti in purezza.

Raviolo aperto con tartare di manzo

Torniamo a parlare tra di noi, curiosi dei vari piatti, e viene servito il vero buffet della serata: la Light Dinner. Una meraviglia di finger-food! Couscous con verdure croccanti, shottino cremoso con involtino di melanzane e mortadella, mini caprese allo spiedo e un fantastico riso venere con fagiolini scottati e gambero crudo in superficie…. E poi i dolci. Voi lo sapete, io non ci vado particolarmente appresso, ma qui ho provato i due dolcetti tra i più buoni della mia vita! Il primo era una specie di mini muffin dalla forma a babà con un impasto ricco agli agrumi e una mousse al cioccolato davvero ottima. Poi c’era una millefoglie che ripeterò sicuramente qui sul blog, uno spettacolo: fatta con pasta fillo al forno, una sorta di pannacotta alle fragole dal sapore davvero intenso coronata poi da un lampone e una fogliolina di saporitissima menta fresca. Una goduria!

Ultime chiacchiere e poi tutti in silenzio per la premiazione. Terzo posto a Paola con L’Indeciso, poi Giovanni con Ciurillo al centro e infine Francesca col suo Matrimonio di convenienza al primo posto (tutti bravissimi, complimenti!). Ci vengono rilasciati gli attestati di partecipazione, un kit d’arrivederci e il grembiule sporco, alleato prezioso reduce dalla battaglia. E mentre aspetto mia cugina e Rosa che tornavano a prendermi,  mi faccio una bellissima chiacchierata con la simpatica e dolce Federica Grelli (il mio primo vero contatto con Cirio, che ha inseguito tutti noi come una trottola per fotografarci passo dopo passo assieme a Chiara Lorenzi, un’altra organizzatrice della serata). Mi illumino per tutti i suoi complimenti al blog, parliamo delle ricette e della serata e poi… le luci si spengono. Torno a casa così emozionato che avrei voluto rivivere tutto d’accapo. Che dire? Una serata meravigliosa! Ben organizzata e sicuramente da ricordare. e come diceva Beth Neilson Chapman in una nota colonna sonora di Dawson’s Creek, Say Goodnight not Goodbye (nella speranza di ritornarci presto).

That’s all folks! A breve dovrò ripetere la ricetta proposta lì, ovviamente perfezionata e con più tempo a disposizione. Quasi quasi ne mando un po’ per posta allo chef 😉

P.S. Per chi fosse interessato, ecco qualche link utile:

  • Cirio. Sito web, Facebook, Twitter, Instagram, Pinterest, Album con foto FB della serata.
  • Gambero Rosso. Sito web, Città del Gusto a Napoli (Interporto di Nola – “Palazzo dei Servizi”, 80035 – Nola), Facebook.

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Categorie: Corsi e Show-Cooking, Diario di un Foodie Tags: Eventi Food, Gambero Rosso

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Reader Interactions

Comments

  1. Rosa Tikai says

    16 Luglio 2014 at 22:41

    Piccoli blogger-psico-nerd-culinari crescono! Bellissima la pagina di diario: mi sembrava di essere lì, ho sentito perfino gli odori!!! Complimenti!!!

    • Vittorio, The Noodlover says

      17 Luglio 2014 at 14:17

      Ahahaha, ma quanto sei bella!
      Grazie mille, sono felice di aver fatto vivere anche a te quei bellissimi momenti 🙂

  2. Rosa says

    15 Luglio 2014 at 14:27

    Piccoli blogger crescono 🙂
    Bravissimo <3

    • Vittorio, The Noodlover says

      16 Luglio 2014 at 11:39

      Hehehe, si spera 🙂
      Grazie mille <3

Trackbacks

  1. #GalleriadelsaporeCirio ... La mia esperienza! - Cooking in Rosa ha detto:
    29 Settembre 2014 alle 22:39

    […] si conoscono come Fabio, Ornella che conoscevo solo tramite le Bloggalline. Stressare Vittorio di Noodloves per l’ansia di presentare un pollo “crudo” (orrore!!). Assaggiare i fiori di […]

  2. Raviolo aperto con tartare di manzo e polpa di pomodoro ha detto:
    1 Agosto 2014 alle 10:01

    […] la ricordate la #GalleriadelsaporeCirio di cui vi ho parlato qualche settimana fa? Quel fantomatico raviolo aperto che era piaciuto molto […]

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